Si registrano segnalazioni circa una imminente ulteriore proroga di un mese del termine finale per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sui bandi 2006 della L. 488/92 (dal 31 agosto al 30 settembre 2006).
Secondo tali voci la proroga si renderebbe necessaria in virtù del fatto che il sistema è operativo solo dalla scorsa settimana, in conseguenza alla firma da parte del Ministro dell'Economia dei due decreti - sulla garanzia dello Stato a Cassa Depositi e Prestiti SpA e sulla misura del tasso di interesse suile somme erogate in anticipazione dalla medesima CDP SpA - che hanno finalmente consentito la stipula delle attese Convenzioni tra la stessa Cassa, le banche e le società di leasing.
Riguardo alle predette voci, relative ad un "ulteriore" mese di proroga, risulta opportuno ricordare che esse configurano una ipotesi tecnicamente assai poco percorribile, in quanto è a tutti noto come con il 31 dicembre 2006 scadano le autorizzazioni comunitarie di molti regimi di aiuto alle imprese, compreso quello relativo alla L. 488/92.
La Commissione U.E., infatti, ha avuto a quest'ultimo riguardo un discreto carteggio con il Ministero dello Sviluppo Economico, secondo cui per essere regolari e validi questi bandi dovranno prevedere entro la data del 31 dicembre 2006 la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'atto con il quale si individuano i soggetti beneficiari (graduatoria).
Tenuto conto del fatto che, con i bandi chiusi al 31 agosto 2006 le banche in base alla normativa avranno novanta giorni a disposizione per i propri compiti istruttori (30 novembre 2006) ed il Ministero ulteriori trenta giorni per formare, approvare e pubblicare la graduatoria (31 dicembre 2006), si comprende come l'unica possibilità di concedere una ulteriore proroga del termine finale per la presentazione delle domande sia legata unicamente ad una stoica disponibilità delle banche - per il vero assai poco probabile, sarebbe la prima volta dal 1996 - a rinunciare a parte del tempo messo a loro disposizione per le istruttorie dei progetti.
Questa loro disponibilità, comunque, dovrebbe essere in ogni caso formalizzata da un accordo tra banche e Ministero dello Sviluppo Economico. Il Ministro Bersani, intervenuto in Confindustria ad una riunione del Comitato Mezzogiorno, non ha fatto nessun cenno a queste eventualità.