Decreto Legge n. 249 del 5 ottobre 2004 - Proroga del trattamento di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale
Si informa, che ai sensi dell'art. 1, comma 1, del decreto legge n. 249 del 5 ottobre 2004 (G.U. n. 235 del 6 ottobre 2004) - il trattamento di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale può essere prorogato, per un periodo di 12 mesi nel caso di cessazione totale o parziale di attività.
A tal fine il Fondo per l'occupazione di cui all'art. 1, comma 7, del decreto legge del 20 maggio 1993, n. 148, convertito con modificazioni, dalla legge del 19 luglio 1993, n. 236, è integrato di 43 milioni di euro per l'anno 2004.
La concessione di tale proroga è subordinata:
- all'accertamento, da parte del Ministero del Lavoro nei primi 12 mesi di cassa integrazione, di un concreto avvio del piano di gestione delle eccedenze occupazionali;
- alla realizzazione di politiche attive del lavoro attraverso percorsi formativi, che puntino alla ricollocazione dei lavoratori;
Va, altresì, evidenziato che il decreto stabilisce (art. 1, comma 3) che il lavoratore che usufruisce della proroga in questione decade dal trattamento allorché:
- rifiuti di essere avviato ad un progetto individuale di inserimento nel mercato del lavoro, ovvero ad un corso di formazione o riqualificazione professionale;
- non accetti l'offerta di un lavoro inquadrato in un livello retributivo non inferiore del 20 per cento rispetto a quello delle mansioni di provenienza.
Il provvedimento, inoltre, proroga (art. 1, comma 2) al 30 aprile 2005 il termine stabilito dall'art. 3, comma 137, della legge n. 350 del 24 dicembre 2003 (Legge Finanziaria 2004) ed aumenta di 50 milioni di euro il limite complessivo di spesa fissato dalla stessa Legge Finanziaria 2004.
Si soggiunge, infine, che il Consiglio dei Ministri - come reso noto con il comunicato stampa n. 173 dell' 8 ottobre 2004 - ha deciso di recepire, i contenuti dell'intesa del 6 ottobre scorso raggiunta fra Governo, organizzazioni sindacali nazionali e di categoria del trasporto aereo ed il gruppo Alitalia, in un emendamento da presentare in Parlamento in sede di conversione del decreto legge in oggetto.
« Torna alla Home