L’obbligo concernente il giubbotto e/o le bretelle, che decorreva dal 1° gennaio del corrente anno, è stato prorogato al 1° aprile 2004 dall'art. 5 del D.L. 24 dicembre, n. 355, pubblicato su G.U. del 29.12.2003, n. 300 (decreto "mille proroghe").

Sulla G.U. n. 2 del 3 gennaio 2004 è pubblicato, invece, il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 30 dicembre 2003, recante le "Caratteristiche tecniche dei giubbotti e delle bretelle retro-riflettenti ad alta visibilità che devono essere indossati dai conducenti dei veicoli immatricolati in Italia, ai sensi dell'art. 162, comma 4 ter, del d. lgs. 30 aprile 1992, n. 285".

Il decreto contiene il disciplinare tecnico per la produzione del giubbotto e delle bretelle retro-riflettenti, armonizzato con la norma di riferimento UNI EN 471, che traspone l'ultima versione della norma armonizzata, i cui riferimenti sono stati pubblicati nella GUCE.

Si richiamia l'attenzione sulla disposizione contenuta nell'art. 1 del citato decreto che prevede un attestato di conformità del materiale utilizzato per la produzione di giubbotti e bretelle, rilasciato a seguito di valutazione effettuata da organismi di controllo autorizzati, il cui elenco, disponibile presso il Ministero delle Attività Produttive, sarà segnalato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con apposita circolare di prossima emanazione.

L'attestato di conformità certifica che il modello di dispositivo di protezione individuale (giubbotto o bretelle) è fabbricato in conformità alle norme nazionali che traspongono le norme armonizzate.

Le specifiche tecniche relative ai colori (giallo, rosso o arancio) sono contenute nella norma armonizzata UNI EN 471, mentre i requisiti fotometrici sono indicati nella classe 2, sezione 6.1 della stessa norma.

Infine, in materia di strisce retroriflettenti, si segnala che, con lo stesso art. 5 del decreto "mille proroghe", è stato posticipato al 1° gennaio 2005 l'obbligo delle strisce posteriori retro-riflettenti da apporre sui veicoli industriali, previsto dal nuovo Codice della Strada (art. 72).