venerdì 27 dicembre 2024
 

Assise Generali di Confindustria - Verona, 16 febbraio 2018

Boccia: Il nostro piano per lavoro, crescita e riduzione del debito
Area: Informazioni generali - 22 gennaio 2018

 

Lavoro, crescita e riduzione del debito: tre mission per un progetto che rimetta la questione industriale al centro dell’agenda politica. Si sono concluse a Verona con la presentazione di un piano organico di politica economica, che sarà sottoposto a tutti in partiti in campo per le prossime elezioni, le Assise Generali di Confindustria. Grandissima la partecipazione da parte di imprenditori di tutta Italia.

 

Su questa piattaforma - ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia - apriremo un confronto con il nuovo Governo. Non siamo contro nessuno ma tifiamo Italia: vorremmo che il nostro piano di medio termine fosse oggetto di dibattito con i partiti che si candidano alla guida del Paese

 

La proposta, racchiusa nelle 28 pagine del documento finale delle Assise Generali, riassume i concetti emersi durante il lungo cammino dei quattordici appuntamenti territoriali pre-Assise. Si fonda su "tre missioni-Paese con effetti quantificati sull'economia reale, tre attori principali e sei assi prioritari di intervento. I capisaldi: un'Italia che include, più lavoro per i giovani; un'Italia che cresce di più e in modo costante; un'Italia che rassicura, con il graduale rientro del debito pubblico".

 

Gli attori sono "le imprese, l'Europa, la politica nazionale".

Per Confindustria bisogna agire su "sei assi prioritari: Italia più semplice ed efficiente; prepararsi al futuro; un Paese sostenibile; l'impresa che cambia e si muove nel mondo, fisco a supporto di investimenti e crescita; Europa miglior luogo per fare impresa". Questi temi sono stati oggetto, durante la prima fase della giornata, dei sei tavoli tecnici aperti agli imprenditori associati.

 

Alla sessione plenaria del pomeriggio, sul tema degli "Scenari geoeconomici e le prospettive per l'Europa e l'Italia", sono intervenuti anche l’ex presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, e lo storico e sociologo francese della politica, Marc Lazar.

 

Per saperne di più, scarica il documento di lavoro e la sintesi.

 

 

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