Riportiamo, di seguito, il testo del Comunicato Stampa diramato da Confindustria Abruzzo in data 11 marzo 2009
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DEFICIT SANITÀ: SOSTEGNO ALL’AZIONE REGIONALE,
CONFINDUSTRIA ABRUZZO PER UNA POLITICA DI RIGORE
Confindustria Abruzzo auspica l’effettiva concretizzazione del programma annunciato dal Presidente della Regione Abruzzo circa la volontà di non voler ricorrere all’aumento della fiscalità e di voler invece perseguire politiche di rigore orientate, come da tempo richiesto da questa Organizzazione, alla riduzione degli sprechi -in primo luogo attraverso la riforma e la riorganizzazione delle ASL e degli enti strumentali- e alla concentrazione delle risorse verso investimenti e politiche di qualità.
Confindustria Abruzzo, al riguardo, condivide anche la necessità di un serrato confronto con il Governo nazionale teso da una parte a riformulare una profonda riforma condivisa del sistema sanitario abruzzese e, dall’altra, a ricercare piani di rientro finanziario che, nel quadro di una logica di rigore sopra richiamata, evitino con certezza e con assolutezza un aumento dell’aggravio della fiscalità.
Se le politiche regionali saranno effettivamente orientate in tal senso, Confindustria Abruzzo sosterrà apertamente anche quelle decisioni impopolari che si rendessero necessarie per risolvere una ormai annosa questione che tanti problemi, anche di carattere giudiziario, ha causato al nostro Territorio.
Nel caso, invece, venissero a prolungarsi situazioni di spreco e di deficit amministrativo e finanziario ormai insostenibili, che portassero a ulteriori aggravi a carico delle imprese, Confindustria Abruzzo manifesterà fortemente, e anche con forme di protesta eclatanti, il suo dissenso.
Confindustria Abruzzo, infatti, conferma l’assoluta contrarietà verso eventuali ulteriori aumenti delle aliquote IRAP a carico delle imprese, e delle aliquote IRPEF a carico dei cittadini, per le drammatiche conseguenze che questi avrebbero su un tessuto industriale e sociale ormai allo stremo.
E’ semplicemente impensabile, infatti, pensare di poter intervenire ancora una volta, oltretutto in presenza di una crisi congiunturale così forte, sulla leva fiscale per risolvere problemi che attengono questioni che vanno affrontate e risolte con estremo rigore e fermezza.
Al riguardo, si ricorda inoltre che attualmente il nostro territorio e le nostre imprese soffrono già di una situazione fortemente negativa rispetto al resto del sistema industriale nazionale e che la crisi congiunturale in atto sta piegando non solo le PMI meno attrezzate ma anche quelle grandi imprese che finora avevano in qualche modo sostenuto lo sviluppo in Abruzzo e, con esso, indotto e livelli occupazionali importanti. L’aumento del carico fiscale, anche a carico dei cittadini, oltre a compromettere la tenuta del tessuto imprenditoriale, innescherebbe, in questa situazione di sofferenza occupazionale, situazioni di vera conflittualità sociale.
Confindustria Abruzzo, consapevole della gravità del momento, si mette quindi responsabilmente a disposizione del Territorio e del Governo regionale, per contribuire a tutte le possibili forme di soluzione della questione Abruzzo, che non gravino, ancora una volta, sul tessuto economico e sociale.
Confindustria Abruzzo